Il
progetto di ristrutturazione affidato allarchitetto Paolo
Brambilla è, in modo sintetico, fatto di pochi interventi e pochi materiali.
Il primo lavoro di pulizia rivela tracce di affreschi antichi. Nellintento
di lasciare le pareti intatte, vengono collocati sotto pavimento gli impianti
elettrici, idraulici e di riscaldamento. Sopra, la superficie è austera,
fatta di lastre di cemento liscio. La luce viene captata da due nuove fonti: al
centro, al posto del portone, una grande vetrata scorrevole, con un telaio invisibile
dallesterno, per portare piú luce allinterno. In alto, al posto della parte di volta a botte crollata, un soffitto piano in alluminio riflette la luce ambientale. In termini di funzioni, in fondo, una parete/scala porta alla zona amministrativa. Il mobile, fatto di pannelli di betulla, è stato concepito come elemento indipendente che conclude visivamente la parte terminale della navata. Nella ristrutturazione, lo sforzo piú grande è stato quello di ridurre al minimo i gesti, lavorando per sottrazione. A lavoro compiuto, nellex chiesa rimane un vuoto chiaro, regnato dallordine cartesiano, elasticamente adatto ad accogliere gli interventi artistici piú svariati. piano degli spazi |