L'identico e il differente

A cura di Bettina Della Casa

Daniela De Lorenzo presenta, negli spazi di  borgovico 33, una scultura in feltro bianco, alcuni lavori fotografici e un'installazione sonora.
La scultura, dell'altezza di 8 metri circa, si sviluppa verticalmente a dominare lo spazio principale della chiesa; alla parete un autoritratto fotografico dell'artista dal titolo Lei (160 x 130 cm).
Lo spazio attiguo ospita invece un'altra serie di autoritratti dal titolo Ritrarsi, composta da 4 elementi (130 x 80 cm ciascuno). Le opere dialogano tra loro, unite da un'installazione sonora, una sorta di "sottofondo" che avvolge gli spazi della chiesa. Le opere, concepite espressamente per gli spazi di borgovico 33, si annunciano come perfettamente esemplificative della dimensione artistica di Daniela De Lorenzo.
La sua ricerca si sviluppa infatti in due ambiti complementari: la scultura e la fotografia. In entrambi tuttavia l'artista toscana si muove ai margini, frequenta spazi inusuali.





Le sculture in feltro, cifra ricorrente della sua produzione, si affermano nell'opposizione del "farsi-disfarsi", mentre le fotografie, realizzate con l'autoscatto, si definiscono nella dialettica del "mostrarsi-ritrarsi". L'irrafigurabilità del soggetto, l'ambiguità della figura, il mistero dell'identità appaiono come temi centrali della sua poetica.
Nelle sculture di feltro bianco o colorato, appese o addossate alla parete come "abiti disabitati", le forme sono determinate dal complesso gioco di cuciture e pieghe del materiale; la linea curva, la piega rappresentano infatti per Daniela De Lorenzo un vero strumento linguistico. Il feltro prende vita, volume e plasticità nel gioco delle piegature, è assente ogni istanza compositiva, domina invece il principio dell'"in-formare", del prendere forma della materia secondo sue proprie ed indefinite variazioni.
La piega diviene codice espressivo per dar vita alla formulazione di un universo intimo, un "ripiegamento" interiore.



Le fotografie, altrettanto centrali nella ricerca della De Lorenzo, vengono scattate dall'artista stessa, con il diaframma della macchina aperto e lunghi tempi di posa. Il movimento oscillante e ripetuto del soggetto (sovente l'artista stessa) viene a creare un movimento sfumato: la figura tende a scomparire per dare evidenza agli spostamenti infinitesimali che definiscono l'immagine.
L'immagine sgranata disattende l'uso classico della fotografia come mezzo atto a registrare un preciso evento in una dimensione spazio-temporale, per creare invece un'immagine che lo sguardo diretto non potrà mai cogliere come definitiva.
Daniela De Lorenzo é nata nel 1959 a Firenze, città dove vive e lavora.

Segnaliamo le mostre personali e le principali mostre collettive:


1988

1989
1990
1993

1996
1998


1999
2000
2001
2002

2003


1987

1988

1991




1992

1994



1995
1996




1998




2000




2001




2002

Mostre personali
Galleria Matteo Remolino, Torino
Galleria Carini, Firenze
Galleria Paolo Vitolo, Roma
Galleria Matteo Remolino, Torino
Biffures, Galleria Bagnai, Siena (con Eulalia Valdossera)
Galleria Marsilio Margiacchi, Arezzo
Galleria la Nuova Pesa, Roma (con Antonio Catelani)
Viceversa, Santa Maria della Scala, Siena
Indizio, Galleria Biagiotti, Firenze
Il terzo luogo, Galleria Gianluca Collica, Catania
Galleria E/Static, Torino (con Addo Lodovico Trinci)
Galleria Antonella Nicola, Torino (con Thomas Eller)
Giocoforza, Galleria la Nuova Pesa, Roma
Harmonica, Galleria Antonella Nicola, Torino
Mormorio, Verein allerArt, Bludenz
L'identico e il differente, Borgovico 33, Como

Principali mostre collettive
Nuova arte italiana, Galleria Marconi, Milano,
      a cura di M.Luisa Frisa
Aperto 88, XLIII Biennale di Venezia, Venezia
Nuove acquisizioni, Galleria d'Arte Moderna, Bologna
Una scena emergente, Museo Luigi Pecci, Prato,
      a cura di Amnon Barzel e Elio Grazioli
Kunst Europa, Kasseler Kunstverein, Kassel
Trigon 91, Neue Galerie, Graz
La scena, Museum Moderner Kunst, Wien
Korrespondenzen, Galerie im Martin Gropius Bau, Berlin
      a cura di Giorgio Maragliano
Dono, Galleria Schema, Firenze
      a cura di Pierluigi Tazzi e Antonio Catelani
Turbare il tempo, Museo Archeologico, Firenze
      a cura Saretto Cincinelli
Una visione italiana, Galleria Valentina Moncada, Roma
Immagini italiane, Medienmeile am Hafen, Dusseldorf,
      a cura di L. Pratesi
Ultime generazioni, XII Quadriennale Nazionale d'Arte, Roma
Un modo sottile, Centro le Barche, Mestre,
      a cura di Riccardo Caldura
Due o tre cose che so di loro,
      Padiglione d'Arte Contemporanea, Milano
      a cura di M. Meneguzzo
Trend zum leisen, Holzpavillon im Mirabellgarten, Salzburg,
      a cura di R. Caldura
Out of the wood, Sala congressi, Casole d'Elsa,
      a cura di Claudia Zanfi
Finale di partita Endgame Fin de parti,
       Istituto Francese, Firenze,
       a cura di Pierluigi Tazzi.
Primo piano, Su la testa, Palazzo delle Papesse,
       Centro d'arte contemporanea, Siena,
       a cura di S. Risaliti
Boom!, Manifattura tabacchi, Firenze
       a cura di S. Risaliti
Continuità 1968-1989, Palazzo Fabroni, Pistoia,
       a cura di Daniel Soutif
Continuità 1990-2000, Museo Luigi Pecci, Prato,
       a cura di Jean Christophe Ammann
Vis à vis, Man, Museo d'Arte Nuoro,
       a cura di Saretto Cincinelli
Dialoghi Europei, Castel dell'Ovo, Napoli,
       a cura di Amnon Barzel
Nel colore, Galleria Contra, Koper




In occasione della mostra borgovico 33 pubblica un catalogo,
testo a cura di Bettina Della Casa.

12 luglio - 28 settembre
2003
agosto chiuso


giovedì, venerdì;, sabato e domenica
     ore 17.00 - 20.00
     o su appuntamento

inaugurazione
sabato, 12 luglio
     ore 18.00