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De musicorum infelicitate
17 ottobre 2003 ore 18 Autore
tra i più originali e controversi nel panorama della creazione musicale
contemporanea, Walter Marchetti ha sempre esplorato e messo a fuoco nelle sue
opere, con un rigore icastico davvero inconfondibile capace di mescolare la sottile
provocazione al paradosso mai scissi, però, da una raffinata allusività
poetica, quella labile linea di confine che vincola la musica alla propria rappresentazione
visuale. Protagonista indiscusso della scena della Neoavanguardia musicale sin
dalla fine degli anni 50, tra i primi compositori europei ad avere accolto
la sfida iconoclasta del Dekomponieren di John Cage, pioniere della action
music e della pratica performativa, storico collaboratore di Juan Hidalgo
con il quale diede vita a Madrid, nel 1964, al leggendario gruppo ZAJ, le sue
opere costituiscono, nel loro insieme, uno dei rari esempi di radicalismo estetico
scientemente esteso alla poetica musicale. Con uninstallazione concepita
appositamente per gli spazi di borgovico 33, Walter Marchetti presenta il suo
nuovo libro-partitura De musicorum infelicitate a due anni dalla pubblicazione
in compact disc dellomonimo ciclo di composizioni che reca il sottotitolo
Dieci pezzi in forma di variazioni dolenti realizzato dalletichetta
discografica Alga Marghen. Non si tratta solo della partitura di una delle opere
maggiori e senza dubbio più significative di Walter Marchetti, ma anche
di una serie di aforismi e riflessioni che si susseguono pagina dopo pagina accanto
alla notazione musicale, consentendoci di avvicinare il punto di vista dellautore
sulla musica, sullatto creativo, sulla condizione contemporanea in generale
e, in definitiva, di accostarne la peculiare visione etica sottesa alla rivendicazione
di un umanesimo radicale. Pur non privo di acuti momenti poetici, il libro non
concede alcuna distensione lirica, non si presenta mai "oscurato" dallarte
né al suo servizio, ma tende a trasmettere unimmagine immediata della
musica giocando sullambiguità dei codici notazionali nel loro rapporto
speculare con lintricata e volutamente "deforme" stratificazione
sonora della pièce musicale ortonima cui fa riferimento. Prodotto
da Emanuele Carcano sotto legida delletichetta Alga Marghen, Milano,
De musicorum infelicitate è pubblicato a cura di Gabriele Bonomo
in unedizione bilingue italiana e inglese, con il concorso di Henry Martin
per le traduzioni e il coordinamento redazionale di Giorgia Nessi. Il libro si
compone di 200 pagine in formato DIN A 4, con tiratura limitata di 300 esemplari,
e sarà distribuito assieme alla ristampa in un doppio disco in vinile dellomonima
composizione precedentemente realizzata su compact disc (Alga Marghen, plana-M
alga 15, book + 2 LP). Nellinstallazione ospitata nei locali di borgovico
33, i libri saranno collocati su una serie di leggii disposti in vari punti dello
spazio, permettendo così agli intervenuti di sfogliare le pagine della
partitura mentre sarà proposto lascolto integrale di De musicorum
infelicitate (Dieci pezzi in forma di variazioni dolenti) secondo una griglia
temporale randomizzata. Nel corso dellevento, lautore eseguirà
in una performance la propria Musica da camera n. 215.
Walter
Marchetti Da giovane non ebbi laccortezza
di chiudere a tempo le mie orecchie.(w.m.)
Walter Marchetti, nato nel 1931 a Canosa di Puglia, è professore di Eventologia
nella Facoltà di Arti avanzate dellUniversità di Hoggar, terra
desolata. Dopo aver compiuto, nei lontani anni 50, ricerche sul movimento
degli "Artisti sintetici della libertà" (i quali non potevano
accettare linesorabilità dellEntropia quale destino finale
di tutte le cose), pubblica a Madrid nel 1968 Arpocrate seduto sul loto,
un vero e proprio trattato di Eventologia. Egli si racconta così: "Fin
dai primi anni della mia vita sono stato condannato a lavorare e mi son visto,
di volta in volta, vendemmiatore, muratore, sellaio, vinaio, tranciatore, tornitore,
saldatore di carter per moto e biciclette, operaio specializzato in una vetreria
industriale, aggiustatore, impiegato alle poste e telegrafi, venditore di musica
e dischi, consulente musicale, tecnico del suono, traduttore, responsabile di
una galleria darte, compositore in una tipografia, imprenditore, ecc.
In musica, tengo a precisarlo, sono autodidatta, quantunque
ci siano stati tentativi di fare studi musicali seri e rigorosi, ma, poi, la cosa non mi
sembrò affatto seria. Nel 1954-55 incontrai Bruno Maderna, grande musicista
e grande amico,
che mi diede una mano e a cui rimasi sempre legato da una vera e profonda amicizia,
nonostante la rottura avvenuta nel 58 come conseguenza della "calata"
di John Cage in Europa; anche se fu proprio lui a spingermi nella "gabbia".
Infatti, da allora, tutto fu unaltra cosa. Da più di quarantanni
mi lega una grande amicizia a Juan Hidalgo, con il quale ho collaborato per molto
tempo realizzando a quattro mani una infinità di progetti nella e fuori
della musica". Nellinverno del 1960, Walter Marchetti soggiorna alle
Nuove Ebridi. Qualche anno più tardi si trasferisce in Spagna dove nel
1964 con Juan Hidalgo dà vita al gruppo ZAJ. Dopo un lunghissimo periodo
trascorso in una miriade di luoghi disseminati nel mondo, sempre coinvolto in
attività musicali e non, rientra in Italia a Milano, dove vive e lavora.
Nel 1974 pubblica il suo primo disco, La caccia, nel 1977 In terram
utopicam, nel 1984 Per la sete dellorecchio, nel 1989 Natura
morta, sempre nello stesso anno Vandalia e Per la sete dellorecchio
(nuova versione), nel 1996 Antibarbarus, nel 1999 Nei mari del sud.
Musica in secca, e nel 2001 De musicorum infelicitate. Da oltre trentanni
è presente con le sue opere nelle più importanti manifestazioni
internazionali musicali e derivati e, a suo dire, si è sempre coperto di
vergogna pur essendone felicissimo facendo vedere e ascoltare la
sua musica a: Darmstadt, Köln, Milano, Las Palmas e Santa Cruz de Tenerife
(Canarie), Barcelona, Madrid, Frankfurt, Paris, Lisboa, San Sebastián de
los Reyes, Almoróx, Algeri, Schauinsland, London, Aachen, Berlin, Clermont-Ferrand,
Zaragoza, San Sebastián, Bilbao, Alcoy, Rouen, Düsseldorf, Kassel,
Valencia, Tokio, Osaka, Pamplona, Santos e Sao Paulo (Brasile), Cordoba (Argentina),
Albany, Hannover (USA), Montréal, New York, Amherst, Urbana-Champaign,
Buffalo, Minneapolis, Oakland, Berkeley, Colorado Springs, Middletown, Cambridge
(USA), Venezia, München, Bern, Genève, Spoleto, Roma, Pavia, Algeciras,
Cadiz, Firenze, Pescara, Genova, Wiesbaden, Marseille, Eindhoven, Amalfi, Lion,
Bologna, Pratolino, ecc. Per il resto, la sua musica è davvero bella.
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