Inaugurazione: Sabato 18 Novembre 2006 ore 18.00


erratum musical # 3 & 4
A cura di: Gabriele Bonomo


Esther Ferrer
Performance
Tom Johnson
Galileo


In un doppio appuntamento, Borgovico 33 ospiterà una performance dell'artista spagnola Esther Ferrer — affermatasi sulla scena internazionale sin dalla fine degli anni '60 dopo la sua adesione al Gruppo Zaj —, e un concerto del compositore americano Tom Johnson — storico alfiere di un approccio sistematico e 'razionalista' alle leggi della musica minimale — che eseguirà per la prima volta in Italia la sua opera Galileo.






Esther Ferrer
Performance


Esther Ferrerindaga con le sue 'azioni' la necessità dell'uomo di identificarsi con il proprio corpo e con lo spazio nella ricerca di un punto di riferimento, di un centro, in contrapposizione all'instabilità del tempo, alla trasformazione che il tempo apporta sull'uomo e al suo spazio vitale.



Così si è autorevolmente espressa sul suo lavoro Helga de la Motte: "Esther Ferrer fa continuamente riferimento all'assurdità della vita quotidiana, che costituisce il punto di partenza della sua opera artistica. Aggiungere assurdo all'assurdo significa accostarvisi e allontanarsene. Un semplice evento, una parola letta, un oggetto d'uso quotidiano... rappresentano altrettanti punti di partenza per ciò che l'artista considera performance.



Non vi è un materiale preciso, nel senso della teoria classica dell'arte, in cui i colori e i pennelli vengono prima della pittura, i suoni prima della musica e le parole prima della poesia. Per Esther Ferrer le immagini, le fotografie e i brani musicali si pongono tutti sullo stesso piano. Esther Ferrer distingue infatti nettamente il nucleo del suo lavoro artistico da ogni forma di happening o altro tipo di messa in scena nata nel Novecento. Le sue azioni trattano un unico tema: ridotte al minimo, non sono spettacoli, né finzioni, ma sono sempre ancorate alla realtà, pur nella loro artificialità e ricontestualizzazione. Non rappresentano nulla. Il loro vuoto e la loro assurdità trasformano lo spettatore in interprete, immergendolo in un processo di interpretazione. Anche se lo spettatore si mostra riluttante o addirittura si allontana, in realtà continua a partecipare attivamente. Il 'materiale' di Esther Ferrer sono le forme fondamentali della visione umana: lo spazio e il tempo".








Tom Johnson
Galileo


La natura è un libro scritto in caratteri matematici.
Galileo Galilei


Il giorno in cui Galileo Galilei scoprì la legge del pendolo, sono sicuro che stava leggendo il libro della natura, e quando suono i miei pendoli a volte ho una sensazione simile. Non posso controllare i loro movimenti, posso solo cercare di seguire il loro ritmo, il loro ritmo naturale. La legge del pendolo è solo una fra le migliaia di leggi che controllano il mondo in cui viviamo, senza considerare quelle che non sono state ancora scoperte, ma è una legge naturale che può essere osservata piuttosto facilmente, e spesso le persone che assistono all'esecuzione di "Galileo" hanno la sensazione di non ascoltare solo musica, ma di leggere anche dal libro della natura. Tom Johnson



Galileo è una composizione/strumento che oscilla su cinque pendoli. Il più lento è appeso a un filo lungo circa 260 centimetri, sospeso da un'altezza di circa quattro metri. Gli altri quattro pendoli devono essere accuratamente misurati secondo la formula scoperta da Galileo Galilei circa cinquecento anni fa, in modo che i loro cicli di oscillazione siano in proporzione di 1/2, 2/3, 3/4 e 4/5 rispetto al tempo di oscillazione necessario per il primo. Una sequenza di brevi composizioni ci permette di udire tutte le diverse combinazioni di tempi. Il brano si è gradualmente sviluppato a partire dall'utilizzo di tre pendoli sino a cinque, da un minimo di 10 minuti sino a oltre 40, in una varietĖ† di situazioni. Le misurazioni precise e le marcature metronomiche che ne risultano possono variare soprattutto in rapporto allo spazio dell'esecuzione, all'altezza massima e all'altezza alla quale l'esecutore vuole far oscillare i pendoli. Tuttavia le proporzioni devono essere assolutamente esatte perché i diversi ritmi siano in proporzione.

Pendoli dal più corto al più lungo I II III IV V
Rapporti ritmici espressi in numeri interi 12 15 16 18 24
Rapporti ritmici espressi in frazioni 1 5/4 4/3 3/2 2
Lunghezza delle corde espressa in frazioni 1 16/25 9/16 4/9 1/4
Lunghezza esatta suggerita in cm. 288 184.3 162 128 72
Velocità approssimativa del metronomo 20 25 26.7 30 40





Esther Ferrer,
è nata a San Sebastián nel 1937. Vive e lavora a Parigi. Tra il 1961 e il 1968 partecipa alle attività della Asociación Artistica di Gipuzkoa, presieduta da Amable Arias, e crea con il pittore José Antonio Sistiaga il Taller de libre expresión e una Escuela experimental a Elorrio (Vizcaya). Nel 1967 si integra nel Gruppo Zaj, fondato da Juan Hidalgo, Walter Marchetti e Ramón Barce a Madrid nel 1964. A partire da allora ha realizzato un centinaio di concerti con il Gruppo Zaj e innumerevoli performance individuali in Spagna (Museo di San Telmo, Museo Vostell, Festival Internacional Video de San Sebastián y de Madrid, Festival de Navarra y Santa Cruz de Tenerife, Encuentros de Pamplona, etc.), Francia (Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris, Université de Vincennes et Paris-Sorbonne, Festival de Cogolin, Polyphonix, Centre George Pompidou, etc.), Stati Uniti (Università di N.Y., Merce Cunningham Studio, The Kitchen, Walker Art Center, Harvard University, Dartmouth University, University of Buffalo), Canada (Università di Montreal), Italia (Out/Off, Il Treno di John Cage, Rumore di Fondo, Polyphonix, Milanopoesia), Olanda (Het Apollohuis), Belgio (Palais de Beaux Arts), etc. Ha esposto i suoi lavori (oggetti, installazioni, strutture), a Madrid, Stoccolma, Malmö, Parigi, Oslo, Barcellona, Olanda, etc., in svariate mostre individuali e collettive. Una retrospettiva del suo lavoro è stata ospitata nel presso la Sala de Exposiciones Koldo Mitxelena di San Sebastián (De la acción al objeto y viceversa, dicembre 1997-febbraio 1998). Nel 1999 è stata scelta dal commissario David Pérez per rappresentare la Spagna alla 48a Biennale di Venezia. Esther Ferrer è laureata in Scienze Sociali e Giornalismo. A partire dal 1975 ha pubblicato i suoi articoli culturali in numerose pubblicazioni, collaborando, tra altri, a quotidiani e periodici quali El País, Lápiz, Jano, Ere e El Globo.


Tom Johnson,
nato in Colorado nel 1939, si è diplomato e laureato presso l'università di Yale, studiando composizione privatamente con Morton Feldman. Dopo 15 anni trascorsi a New York, si è trasferito a Parigi, dove vive dal 1983. È considerato un esponente del minimalismo, poiché lavora su forme semplici, scale ridotte e, in generale, materiali ridotti, pur adottando procedimenti più logici rispetto a molti altri compositori minimalisti: spesso si avvale di formule, permutazioni e sequenze prevedibili. Johnson è famoso per le sue opere: The Four Note Opera (1972) viene tuttora riproposta in diversi paesi. La Riemannoper ha conosciuto, dopo la prima a Brema nel 1988, più di 20 rappresentazioni in paesi di lingua tedesca. Fra le sue composizioni non—operistiche più eseguite ricordiamo Bedtime Stories, Rational Melodies, Music and Questions, Counting Duets, Tango, Narayana's Cows, e Failing, quest'ultimo un pezzo per contrabbasso solo di notevole difficoltà tecnica. La sua composizione più vasta, il Bonhoeffer Oratorium, opera vocale in tedesco della durata di due ore per soli, coro e orchestra, su testo del teologo Dietrich Bonhoeffer, è stata eseguita per la prima volta a Maastricht nel 1996 e, da allora, è stata presentata a Berlino e a New York. Johnson ha composto anche numerose opere radiofoniche, fra cui J'entends un choeur (commissionata da Radio France per il Prix Italia, 1993), Music and Questions (di cui è disponibile un'incisione su CD della Australian Broadcasting Company) e Die Melodiemaschinen, trasmessa per la prima volta dalla radio WDR di Colonia nel gennaio 1996. La sua opera radiofonica più recente è A Time to Listen, trasmessa per la prima volta dalla Irish National Radio nel 2004. Le principali incisioni attualmente disponibili su CD sono Musique pour 88 (1988) (XI), An Hour for Piano (1971) (Lovely Music), The Chord Catalogue (1986) (XI), Organ and Silence (2000) (Ants), Kientzy Plays Johnson (2004) (Pogus), Rational Melodies/Bedtime Stories (2006) (Ants) e Symmetries (2006) (Karnatic Lab). The Voice of New Music, una raccolta di articoli scritti fra il 1971 e il 1982 per la rivista Village Voice e pubblicata da Apollohuis nel 1989, è ora di dominio pubblico e può essere scaricata dal sito www.tom.johnson.org. Self—Similar Melodies, opera teorica in inglese, è stata pubblicata da Editions 75 nel 1996. Fra i progetti recenti ricordiamo Tilework, una serie di 14 pezzi per strumenti solisti pubblicata da Editions 75 nel 2003, Same or Different, un brano commissionato dalla radio olandese nel 2004, e Combinations for String Quartet, composizione eseguita per la prima volta a Berlino in occasione del Festival MaerzMusik nel 2004. In qualità di interprete Tom Johnson esegue spesso il suo Galileo, brano della durata di 45 minuti scritto per uno strumento a percussione da lui stesso inventato. Nel 2001 ha ricevuto il premio nazionale francese Victoires de la Musique per la sua composizione Kientzy Loops.